mercoledì 15 luglio 2009

Miele e cera


Jenny scende piano come quando le parole e gli occhi
stringe al cuore il petto i vetri
in pezzi di un bicchiere infranto.
Comiche scintille, girano
ed incomplete, al capo
inchina già la fronte,
inquieta fronte al pianto
tu figlia e madre e amante.

Mentre prega s'alza e prega
l'incauta luce veste
e s'alza e prega inquieta figlia.

S'alzi e svesta perchè ha dentro ancora dubbi
ancora incede in pena.

S'alzi e svesta perchè ha dentro ancora dubbi
ancora incede in pena.

Resta in calma e inquieta veglia
perchè l'incubo del giorno ceda la violenza
ieri in niente sfumi,
calma in terra
in sogno come in carne al sonno spera
prega: in miele e cera.

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