sabato 18 febbraio 2017

Canzone per Marie

Hopper -  Summer interior (1909) 


Marie lui è tornato e tu sei di nuovo in ombra
che non parla, afferma,
mangiandosi le parole si sciacqua nella bottiglia

e ricomincia come un fiume che parla d'Europa

e giganteschi discorsi di poesia

e senso A e senso B
e faccia A e faccia B, stesa sul tavolo
prima respira l'amaro che gli frusta i muscoli
nel ghigno tirato che gli avevi visto riflesso nel fuoco

La rabbia Marie! diavolo silenziato
nel sedile di dietro del taxi,

che aveva in volto
che ha mentre ti colpisce
forte
dritto contro il plesso

C'EST MOI L'ARTISTE!

Il blue esplode
le ossa che cedono alla passione delle carezze
di un uomo
che non mangerà la zuppa fredda

perchè

lui

è il Re.

E non scriverà mai più, Marie
quelle stronzate da gente piccola e critica,
mentr'urla,

che ti lasciava sul cuscino quando non dormiva
la notte, Marie
che non tornerà più.

La storia che quelle povere mani raccontano
(ti uccide Marie)

Perché fra quella gente la, Marie,
non si vive, Marie.
(on triche)

dedicato a Marie Trintignant

mercoledì 1 febbraio 2017

FFF

Philip K. Dick

Per ogni porta chiusa ed i suoi supposti futuri fantastici
serve un nodoso piede di porco dell'anima
un'instabile, fradicia, dinamite cosmica.
6,4 tonnellate di plutonio-239
innescati da una bomba grande quanto il satellite di un pianeta gassoso (a caso).
Quando esploderà, l'Universo,
prima di collassare, si fermerà 3 secondi,
quasi in imbarazzo,
tipo il coyote prima di fischià di sotto.
Fottuto Futuro Fantastico.