lunedì 3 aprile 2017

Notte alla tana del grillo

Egon Schiele : Ragazza nuda accovacciata, la guancia inclinata sul ginocchio diritto, 1917.
Per N.
Odore di terra rossa alla base del collo
vicino alla tana del grillo,
di là dalla luna azzurra,
seguii
la linea tirata a china del cammino eterno,
un picco di montagna carezzato a boschi,
che fianco a muso del tuo compagno Coda di Stella,
l'ombra del mio frondoso braccio
hai cercato, scelto e letto
con labbra socchiuse
e denti, non guardie bianche ma pronte al morso.

Dalla notte rottofiato
alle sponde di questo fiume ventoso e grasso di sole,
ti sei seduta baciandomi il corpo:
canto di pace e strada
musica zingara, premessa a pace,
eterno è il suono
una dorata impresa,
deliziosa carne e primamante.

Sei rimasta o t'ho raggiunta:
la pelle sulla pelle
in te, come quando rinasco:
canto di pace, di cielo, di laguna
musica è fiato d'amante,
ogni gesto, ogni cielo e ogni fortuna
ogni gesto sacro come una promessa fatta.

Un segno
che chiede in piedi, il gusto
che manca d'averti, il gesto,
odore di terra rossa:
per ogni linea tirata a china
per ogni storia, sorella, ogni dolcezza.

Perché è il destino a mischiarci
quanto l'unica impresa averci ancora.

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